A proposito della composizione, argomento affrontato, per esempio, anche nel Corso DIREZIONE FOTOGRAFIA & RIPRESE, è da evidenziare un brano dalle dispense formative del noto fotografo M. Freeman.

“Se pensate che decidere la posizione del soggetto sia impegnativo, sarete felici di sapere che nei secoli è stata definita una serie di “regole” proprio per aiutare a disporre e distribuire gli elementi in una cornice.

La più famosa è la Sezione Aurea, che magari avrete sentito nominare anche come rapporto aureo, numero aureo, proporzione divina o Phi. È simile, anche se matematicamente diversa, alla regola dei terzi ed è una costante che si trova in natura, usata da architetti e artisti per millenni.

Se pensate che il Partenone è stato costruito sul principio della sezione aurea, non stupisce che anche fotografi e registi la applichino.

La Sezione Aurea equivale a un numero irrazionale, approssimativamente pari a 1,618 (indicato dalla lettera Phi). Se si divide una linea in due sezioni disuguali (una sezione più lunga a e una più corta b), il rapporto tra le due è aureo se a diviso b è uguale alla somma di a più b diviso a. Questo per quanto riguarda la matematica, ma cosa c’entra con la fotografia?

Se dividete l’inquadratura rettangolare secondo la Sezione Aurea, in modo simile a come si farebbe per la regola dei terzi, ottenete un quadrato con i lati di lunghezza o accanto a un rettangolo più piccolo con le stesse proporzioni di quello originale.

Questo nuovo rettangolo è divisibile a sua volta in un quadrato e in un altro rettangolo, sempre con le stesse proporzioni, e l’operazione può essere effettuata infinite volte. Gli elementi chiave dell’immagine possono essere disposti lungo le linee di divisione o sui punti di intersezione, con un risultato conforme a  un principio che l’essere umano trova naturalmente attraente.

Dalla Sezione Aurea alla Spirale Aurea, poi, il passo è breve. Osservate l’immagine:

Ogni segmento del disegno mantiene le proporzioni di 1,6 con il segmento successivo. Di conseguenza la spirale che ne deriva mantiene questa distanza proporzionale all’infinito…

 

Quello della Spirale Aurea un altro principio estetico che si può sfruttare per disporre i soggetti. Si basa sui numeri della successione di Fibonacci, ma è probabilmente più semplice da capire se si immagina una sequenza fluida di quarti di cerchio inscritti in quadrati progressivamente più piccoli, a loro volta tracciati all’interno di un rettangolo conforme alla Sezione Aurea.

Per dare forza a un’immagine, il soggetto dovrebbe corrispondere al centro della spirale, mentre il resto della composizione dovrebbe seguirne il movimento.”